martedì 31 dicembre 2013

LA COMPACT CASSETTA NON è MORTA

Questo post è dedicato a tutti coloro che pensano erroneamente che le compact cassette siano superate. 
Vogliamo ribadirlo nuovamente ! la compact cassetta non è morta. Figlia del più nobile nastro a bobina la musicassetta, così come da noi veniva chiamata, si difende bene per qualità audio e per calore del segnale. Il deterioramento poi è una leggenda. Sono possessore di nastri che hanno oltre 25 anni e suonano ancora benissimo. Dipende certo dal fatto di averli messi lontani dal sole. Anche i cd e i vinili non sono del resto immuni dagli sbalzi termici, quindi non vedo dove sia la differenza.
Alcuni parlano di smagnetizzazione e ciò è vero se non si è avuto cura di conservare i propri nastri in un luogo adatto ad evitare questo inconveniente. C'è poi chi li ha conservati vicino alla tv o a altre fonti che influiscono sulla smagnetizzazione.
Proprio ieri chi vi scrive ha ascoltato un vecchissimo nastro normal tdk di Janis Joplin confrontandolo con un cd avente le stesse tracce. Il suono della cassetta era molto più corposo e più caldo e la voce di Janis era di gran lunga più presente rispetto a quella del cd. Mi verrebbe quasi voglia di cestinare i cd della stessa cantante e tenermi soltanto la cassetta.
Fruscii ? leggenda anche questa. L'unico rumore di fondo era quello sordo proveniente dall'album in vinile : rumore che per l'appunto è stabilito dai tecnici nella realizzazione di ogni disco in vinile. Per il resto il suono era meravigliosamente chiaro e pulito. Forse alcuni lamenteranno quel tipico rumore provocato dalla puntina quando incontra la polvere che in molte registrazioni finisce anche su nastro. Un buon impianto filtra questo tipo di rumori e ne riduce la presenza. E comunque è più tollerabile questo friccichio del suono freddo e senza anima di molti cd.

 Panorama sulle compact cassette ha scritto quanto segue :

Oggi, lettori di cassette dotati di porta USB ci consentono di recuperare le vecchie registrazioni e trasferirle su computer; esistono ancora, per gli irriducibili, lettori portatili che ricordano il classico walkman ormai pensionato dai player digitali. Eppure, in un'epoca in cui "mixtape" è quasi sempre una sequenza mixata ascoltabile o scaricabile online e non più una cassetta mixata vera e propria, tutto questo si può ancora archiviare alla voce "nostalgia".
Ma si producono ancora cassette da qualche parte? La risposta è sì. E quel che segue potrebbe sorprendervi.
La musica gira ancora su nastro in molti paesi africani: ce lo ricorda il lavoro di Brian Shimkovitz , collezionista appassionato e dj, che in un sito denominato Awesome Tapes from Africa - e in serate a tema con lo stesso nome - gira il mondo miscelando esclusivamente cassette che arrivano dai quattro angoli del "continente nero". Sullo stesso sito si possono ascoltare moltissime registrazioni, dalle sonorità più disparate, spesso sconosciute fuori del paese di origine.
100Akres  è invece un'etichetta discografica che produce breakbeat e strumentali hip-hop, con base in California. Cassette nuove di zecca , in edizioni limitate di poche decine di pezzi (100 al massimo, nessuna ristampa, anche se restano poi disponibili le versioni digitali). Un lavoro certosino e artigianale.
Ma ci sono artisti come British Sea Power che hanno pubblicato una cassetta ("Machineries of Joy - The Demo Tapes") giusto lo scorso aprile  o ancora She & Him con il loro "Volume 3" che affianca la cassetta (comprensiva di download, comunque) a cd e LP.
Le cassette vergini (di marche come Maxell o TDK) si trovano ancora, in centri commerciali come pure in siti come Amazon.



Per concludere vogliamo darvi una scaletta ideata da un dj radio sulla qualità delle fonti audio. Secondo la sua analisi la qualità massima del suono è raggiunta dalle bobine. A seguire, nell' ordine, ci sono vinile, compact cassetta, cd audio e file mp3.

Nastro a Bobina :  ascoltata sui registratori a quattro piste si ha la massima qualità audio. Il calore del suono e l'alta fedeltà sono sorprendenti. Il fruscio è inesistente e la chiarezza del suono è unica. Un buon registratore revisionato parte da duemila euro in su. l'unico rumore di fondo è quello a bassa frequenza, praticamente inavvertibile quando inizia la musica. Questo rumore di fondo, presente anche nel vinile, non è un difetto : si tratta invece di un rumore di base dal quale i tecnici fanno partire tutte le altre frequenze musicali.




 Vinile : forse non tutti sanno che molte registrazioni su vinile provenivano dalle registrazioni effettuate dai gruppi musicali in studio o live direttamente sui nastri a bobine.
Molti gruppi sceglievano infatti di registrare la loro musica su bobina conoscendo bene l'alta qualità di queste registrazioni.

Compact cassette : Inventate dalla Philips nel tentativo di rendere più versatile e trasportabile la musica su nastro, vanno certo considerate come un sottoprodotto rispetto al più nobile nastro a bobina. Tuttavia chi dispone di una buona piastra di lettura può raggiungere un' alta qualità di ascolto. Molte lamentele riguardanti questa fonte sono in realtà infondate. Molto dipendeva infatti dalla scarsa conoscenza sul buon utilizzo di questa tecnologia : Registrazioni eseguite in maniera errata, azimut della testina fuori angolo, mancata pulizia o smagnetizzazione della testina. Chi ha una piastra di lettura dovrebbe portarla dal tecnico per revisionarla ogni anno, specialmente se si ascoltano un centinaio di nastri all'anno. Le piastre a cassette hanno infatti bisogno delle stesse cure dei piatti in vinile per ottenere il massimo del rendimento sonoro.
Anche nelle piastre vinile una testina regolata male non darà il massimo del rendimento audio. Per le piastre a nastro vale lo stesso principio.
Una delle migliori piastre era la Nakamichi dragon, era veramente di qualità, ma appunto per questo costosissima. Ancora oggi sul mercato dell'usato non la troverete a meno di duemila euro. Ci sono nakamichi più economiche che suonano, non superlativamente come la dragon, ma tutto sommato bene.  Acquistare una piastra della TEAC sul mercato del nuovo o dell'usato non è affatto un errore. Tenendo presente le immancabili buone regole della manutenzione qualsiasi piastra hi fi suona piuttosto bene. Attenzione a non comprare un usato con la testina usurata e quindi da sostituire.


CD : Vi ricordate le sigle AAA, AAD, ADD, DDD? Vi siete chiesti perchè non compaiono più? Si presume che tutte le nuove registrazioni in commercio siano quindi state rimasterizzate, ma in realtà non è così. Questa mancanza di trasparenza dovrebbe farci suonare un campanello d'allarme sulla cura del suono hi fi riservato ai cd che acquistiamo. Saggiare la qualità di una registrazione digitale sembra ormai un compito destinato soltanto all'acquirente, mentre chi fa business se ne frega.
Nemmeno il cd infatti è una fonte da buttare. Il problema sta tutto nella cura per la qualità della registrazione digitale in questione. Ho ascoltato ottimi cd registrati a regola d'arte, i quali non hanno perso ad esempio il calore della fonte sonora originaria.
Suonano benissimo ad esempio i cd di Capossella che, non a caso, vengono trasferiti dalla registrazione effettuata dall'artista su nastro a bobina, e suonano benissimo anche quelli di Mannarino. Molta musica anni 70 invece perde moltissimo. Janis Joplin e Bob Dylan sono inascoltabili rispetto al vinile. Hurricane di Bob Dylan ad esempio perde tutto il calore e la pienezza della fisarmonica a bocca e gli alti danno fastidio : (sono stato costretto ad attenuarli di due decibel partendo dalla posizione flat, non mi era mai accaduto ! ) La profondità del basso se ne va a farsi friggere e la batteria quasi non si sente. Una buona registrazione digitale dovrebbe sentirsi benissimo in posizione flat soprattutto nei valori alti. Se questi sballano già in flat la registrazione è semplicemente da bocciare !



MP3 : anche questa tecnologia non è da buttare a priori. Tutto dipende dai kb al secondo contenuti in ogni file musicale. I migliori sono i file mp3 che lavorano a 328kb/secondo. Non è consigliabile scendere sotto i 128 in quanto sotto questa soglia il taglio delle frequenze e delle informazioni sonore iniziano ad interessare quelle frequenze importanti per disporre di un messaggio audio fedele e completo.
Ho notato che gli mp3 tradotti da segnale analogico con 328 kb suonano egregiamente bene. Non dobbiamo dimenticare inoltre la qualità del lettore mp3 che influenza moltissimo sulla resa sonora. I lettori di qualità infatti leggeranno il segnale al meglio senza perdere nessuna frequenza di partenza. nei lettori economici invece avvengono tagli drastici delle frequenze nonostante queste siano presenti nel file. La qualità quindi risulterà pessima.


e se volete abbinare al vostro impianto hi fi un cd con presa usb che legga al meglio le vostre pendrive piene di mp3 ecco qui sotto alcuni modelli che non vi deluderanno :


Yamaha cd s300 


Pioneer pd 10 k

mercoledì 25 settembre 2013

COMPONENTI PER DJ

Quelli che oggi vi presentiamo sono prodotti ottimali sia per chi il dj lo intende fare per professione, sia per chi ha bisogno di un buon impianto per organizzare feste o eventi musicali amatoriali.
Ecco cosa non dovrà assolutamente mancare a chi vorrà cimentarsi nell'attività di dj oltre ad una buona conoscenza musicale. 
Non staremo certo qui a suggerire come dovrà comportarsi il dj professionista se vuole condurre una serata di successo. Ma daremo alcuni consigli utili riguardo la scelta dei componenti di cui dotarsi.



 Pioneer ha lanciato questo dj set dalle caratteristiche assai versatili per affiancarlo eventualmente ad un computer portatile configurato appositamente per lo scopo.

 il notebook potrà essere inserito sotto la consolle del djset in maniera da risparmiare spazio. E si sa che spesso lo spazio rappresenta un problema per molti dj.



la sigla del modello in questione è DDJ- ERGO- K, mentre il suo prezzo supera di poco le 500 euro. Naturalmente la Pioneer offre  dj set più economici a partire dai 300 euro in su.

Per quanto riguarda la scelta del mixer è importante saper scegliere un mixer che filtra bene il segnale senza dar adito a fruscii o a ronzii negli altoparlanti.
 A nostro avvisto un buon mixer non deve aver mai meno di quattro canali di ingresso. Un canale andrà al dj set, altri due alle piastre per i dischi in vinile e la terza per collegare una quarta fonte a scelta : un sintonizzatore oppure un 
i phone, un i pod o un lettore mp3.
La versatilità nel disporre di 4 canali anziché soltanto 2 insomma è un fattore praticamente quasi indispensabile.

 
DJM-850-S non vi costerà poco ( 1524 euro ), ma avrete a disposizione un ottimo mixer 4 canali. 
come si può notare, sul retro, sono presenti due ingressi phono MM oltre ai due ingressi cd/line. 
in questo caso la musica del vostro i phone o lettore mp3 potrà essere connessa tramite la presa usb alla quale potrete connettere un pc portatile da cui gestire i file musicali.
Ciascun canale è dotato di equalizzatore a tre bande per poter meglio gestire il suono di ciascun brano.

Veniamo ora alle piastre vinile professionali da dj. Ci sono varie marche che costruiscono piatti configurati allo scopo, il che significa che sono dotati di tutte quelle regolazioni indispensabili all'attività del DJ.
I famosi 1200 della technics vengono ancora prodotti dalla marca AudioTecnica. Sono praticamente identici a quelli che erano prodotti anni fa dalla technics finché questa marca è esistita sul mercato.




Non manca il pulsante a sinistra dello stop e star, la manopola on/ off e la luce a lato del piatto. Non mancano le regolazioni di velocità : insomma l'audiotecnica LP120USBE è praticamente la copia esatta del leggendario SL1200 della technics e costa 265 euro.
 In più questo audiotecnica ha la possibilità di registrare in mp3 i vostri vinili grazie all'uscita USB.

La scelta dell'amplificatore non è meno importante degli altri componenti. I prezzi variano a secondo della potenza che a nostro avviso non potrà scendere sotto i 250 watt RMS complessivi.
Un impianto che sviluppa meno watt di questi rischierà di risultare insufficiente.
I 125 watt canale inoltre dovranno essere sviluppati a 8 ohm e non a 4. 
A 4 ohm, impedenza che l'amlificatore dovrà comunque essere in grado di pilotare, la potenza quindi dovrà essere maggiore.
Non è male la scelta delle casse amplificate purchè siano di ottima qualità.
Sono più pesanti ma consentono di avere meno ingombro nel proprio mezzo di trasporto.





i prezzi partono dai 300 euro in su a partire da una potenza di 350 watt RMS complessivi su 8 ohm. Potenza sviluppata ad esempio da questo omnitronic E1300. i finali di potenza migliori sono quelli con regolatore del livello di potenza per ogni canale. 
Si tratta di finali progettati appositamente per sopportare gli stress termici della potenza tenuta durante l'intera manifestazione musicale.
In passato erano raffreddati ad aria, anche oggi esistono raffreddati ad aria tramite le alette di raffreddamento,ma il più delle volte si incontrano quelli raffreddati tramite le elettroventole.

Esistono anche finali di potenza multicanale come questo omnitronic a 3 canali, ma non dimentichiamo che due canali suonano meglio di tre.



Per quanto riguarda i diffusori, questi potranno essere maggiori o uguali alla potenza espressa dal finale. poichè i regolatori di potenza del finale non andranno mai messi al massimo è difficile incorrere nella rottura degli altoparlanti a meno che non si esageri.
Personalmente chi vi scrive ha sempre odiato quella serie di altoparlanti per dj a buon prezzo rivestiti in plastica e dalle prestazioni audio non sempre eccezionali.
Le uniche casse ancora imbottite per dj le fa la JBL con il modello JRX 125. 
La serie JRX prevede comunque tanti modelli di varie potenze.
Le 125 costano oltre 400 euro ma li valgono tutti, potendo accogliere la bellezza di 500 watt RMS per canale.





da non dimenticare la scelta delle cuffie e del microfono che devono essere entrambe dotate delle caratteristiche essenziali.

per quanto riguarda le cuffie, queste dovranno essere a padiglione per un buon isolamento acustico in modo da non essere disturbati nel compito importante del preascolto.
Da preferire quelle facilmente ripiegabili e possibilmente con il cavo unico e staccabile.
il microfono deve essere schermato e si può optare per un microfono wireless senza fili.





Se nelle sale dove vi recate per organizzare la vostra festa mancassero le luci che si accendono a ritmo di musica, dotarsene non è poi così sbagliato.

ecco,ora avete veramente tutto per divertirvi con i vostri amici, oppure per intraprendere la carriera del DJ professionista.
Ora vi manca però l'aspetto più importante : farvi una cultura discografica secondo il genere che andrete a scegliere.


giovedì 6 giugno 2013

IL CONVERTITORE DIGITALE ANALOGICO

Può capitare di non essere soddisfatti della qualità sonora del proprio lettore cd. A meno che di non acquistare un lettore di alta classe che sia provvisto di uscita valvolare si può ovviare alla mancanza di questa uscita per mezzo di appositi convertitori valvolari esistenti in commercio.
Ve ne elenchiamo alcuni dai meno costosi a quelli di alto prezzo.
Valuterete voi se il vostro impianto merita gli uni o gli altri, ad ogni modo il convertitore potrà davvero fare la differenza tra il "prima" e il "dopo". L'importante e saper scegliere cavi di segnale di qualità anche per il collegamento ottico digitale.



Lo Xindak DAC -5 è in grado di upgradare efficacemente le proprietà sonore del vostro lettore cd arricchendone i particolari e restituendo un suono più caldo grazie all'uscita valvolare.



Il merito del miglioramento del segnale va anche ai due trasformatori toroidali che garantiscono una corrente stabile e senza interferenze. 





Per l'uscita analogica usate cavi di segnale RCA di alta qualità : guardate il post sull'apposito argomento " la scelta dei cavi di segnale".



Se 600 euro per lo Xindak vi sembrano troppe potrete contenere la spesa entro le 400 acquistanto il convertitore della advance acousic MDX600.
Anche questo è un ottimo convertitore che addolcirà le alte frequenze ed eliminerà qualsiasi distorsione di quelle basse. Noterete un netto miglioramento anche nei dettagli di tutti i brani musicali. Anche la profondità sonora risulta migliorata di netto.
Noterete con piacere il calore del saxofono e delle voci maschili, mentre quelle femminili sono piacevolmente ripulite da tutte le sbavature.
Questo convertitore risolverà anche i problemi dovuti alla compressione dei file mp3 nel caso vogliate usare la sua porta usb per connettere il vostro lettore Mp3.
Anche questo convertitore è dotato di trasformatore toroidale per garantire un ottima alimentazione.
A garantire una buona conversione qui c'è l'utilizzo di componentistica di qualità audiofila, ma non cercate la resa dei valvolari.
Questo convertitore va bene per chi ha un impianto non troppo costoso, ma comunque di qualità.


Il convertitore DACMAGIC della Cambridge audio fa anche da preamplificatore ed è ideale collegarlo ad un amplificatore finale di potenza.
Non è valvolare, ma il suo prezzo è abbordabile e si aggira intorno alle 450 euro. L'ottima componentistica elettronica non fa rimpiangere la mancanza di un uscita a valvole. 




Questo converter lavora a ben 32 bit quando tutti gli altri lavorano a 24. Non cercate all'interno il trasformatore toroidale, come potete vedere dall'immagine sopra il problema legato alle interferenze di corrente qui è stato risolto dotandolo di trasformatore esterno a 12 volt.
Potete leggere altre informazioni su questo prodotto al seguente link :

http://www.cambridgeaudio.com/products/dacmagic-plus-digital-to-analogue-converter



giovedì 23 maggio 2013

CAVI DI SEGNALE

Molti si chiedono sei i cavi RCA forniti dalle case in dotazione con il cd player siano sufficienti a garantire un ottima qualità audio.
Ovviamente le case per tenere il prezzo contenuto dei loro apparecchi, non vi forniranno certo i migliori cavi in commercio, ma quelli base. Questi sono appena sufficienti a dare al vostro impianto un collegamento tra cd e amplificatore integrato di discreta qualità.
Ma se cercate il dettaglio nell'ascolto della musica dovrete alzare lo standard dei vostri cavi di segnale. Come abbiamo già più volte accennato, in un impianto hi fi lo standard qualitativo è messo in discussione dall'elemento più debole della catena. Cadere proprio sui cavi di segnale sarebbe idiota.
Ovviamente dovrete giudicare il valore del vostro impianto per dotarlo dei cavi giusti. In un impianto che non supera i mille euro è assurdo spendere cifre da capogiro, quando già tra i 30 e i 50 euro si trovano ottimi cablaggi RCA costruiti con materiali di eccellenza.

Se il vostro impianto ha diversi anni e non volete spendere nemmeno questa cifra potete dotarlo di cavi HQ il cui prezzo è contenuto entro i 10 euro.


Nonostante il prezzo irrisorio questi cavi sono costruiti ad arte e consentono di migliorare nettamente il segnale rispetto ai cavi forniti in dotazione. Alla nostra prova di ascolto siamo rimasti positivamente impressionati. 
Il nuovo cablaggio con gli HQ forniva alla musica del nostro cd player della sony maggiore dettaglio e chiarezza. 
A rendere possibile questo miglioramento è la maggior sezione del cavo, i terminali placcati in ottone-oro, la cura impiegata nella saldatura tra jack e filo.
Sono tutti fattori importanti al fine di non disperdere le frequenze e di eliminare inutili fonti di rumore o distorsione.
Ovviamente salendo con il prezzo questa cura diventa maniacale come anche il risultato all'ascolto.
Abbiamo infatti testato i cavi Monster 250i il cui prezzo non supera le 50 euro.
Ideale se avete amplificatori e lettori cd di media qualità.




Sul cavo, la presenza di una freccia che indica la direzione del segnale è indicatore della qualità costruttiva di questi cavi RCA. La placcatura oro dei terminali è eseguita a 24 karati mentre la conformazione elicoidale dei jack serve a garantire un buon serraggio. In questo modo si evita qualsiasi dispersione del segnale dovuta all'escursione termica del materiale.
Il cavo è in rame OFC al 99,99 per cento e dotato di isolante PEX nonchè di schermatura per mezzo di un foglio di alluminio.
Il risultato di questa cura costruttiva lo abbiamo apprezzato all'ascolto di un lettore cd di media qualità collegato ad un amplificatore marantz.
Ovviamente abbiamo effettuato il test confrontando le prestazioni d'ascolto prima con cavo in dotazione e poi con il Monster cable.
Nel secondo caso siamo rimasti estasiati dalla presenza viva degli strumenti musicali e dai dettagli prima inascoltabili e confusi nelle altre frequenze. Anche le basse frequenze hanno acquistato in chiarezza e pulizia del segnale.
Le distorsioni che abbiamo ascoltato alle alte e basse frequenze con il cavo in dotazione sono semplicemente diventate un ricordo.
Gli strumenti a fiato sono decisamente presenti in maniera più marcata rispetto al primo test di ascolto, mentre tutte le percussioni hanno acquistato in realismo e dinamica in maniera eccezionale. La voce dei cantanti è ora più marcata e presente. Una nota che dimenticavamo : il cavo da noi testato è lungo 1MT. Ovviamente il prezzo sale con la lunghezza del cavo.

Se volete un alternativa e spendere leggermente di più, ma senza superare le 60 euro, un altra marca ottima costruttrice di cavi di segnale è la Hidiamond.

L'Hidiamond modello 1 è l'entry level della casa :Rame ( VRC ) cotto quattro volte con connettori di qualità. In rapporto al prezzo otterrete una connessione superiore agli standard.
Ma se il vostro impianto inizia a superare abbondantemente le mille euro e ogni componente anzi, si avvicina all' "esoterismo" il cavo giusto per voi potrebbe essere l'Hidiamond modello 5 il cui prezzo si aggira ormai attorno alle 400 euro.
I connettori sono di assoluta qualità e sono al rodio, materiale destinato a prodotti di fascia ancora maggiore.






lunedì 29 aprile 2013

LA SCELTA DELLE CUFFIE HI FI

La scelta di una buona cuffia stereo a padiglione sembrerebbe una cosa scontata, ma in realtà non lo è affatto e bisogna considerare alcune caratteristiche costruttive e tecniche che non devono mai mancare in una cuffia che possa dirsi accettabile.

Il primo requisito fondamentale è il comfort. Ci sono modelli particolarmente curati sotto questo punto di vista. 
Ovviamente qui si sta parlando delle cuffie a padiglione e non degli auricolari che trovano alloggiamento all'interno dell'orecchio. 
Quelle a padiglione si suddividono in tre categorie :

Cuffie circumaurali : ossia che circondano tutto il padiglione dell'orecchio esterno

Cuffie sovraurali : che si limitano a poggiare sul padiglione dell'orecchio esterno

Cuffie intra-aurali : note anche come auricolari in quanto vengono posizionate all'ingresso del canale uditivo. Preferiamo in linea di massima sconsigliare questo tipo di cuffie per chi ha problemi di allergie o di acufeni ( ronzii e "fischi" dell'orecchio ). L'uso degli auricolari è ideale soltanto per brevi utilizzi di ascolto. E' noto quanto questo tipo di cuffie siano maggiormente più stressanti per l'udito, sia per il rapporto più diretto tra suono emesso e canale uditivo, sia per il contatto con la parte interna del padiglione auricolare.
In ogni caso anche queste cuffie non vanno usate mai ad alto volume per lunghi periodi di tempo.

Le cuffie a padiglione hanno una serie di vantaggi rispetto agli auricolari, e l'unico svantaggio di essere più ingombranti e visibili.
Ma l'audiofilo vero non si fa di questi problemi, l'audiofilo che cerca la massima resa sonora cerca un prodotto valido.
Prima di descrivere i materiali ideali che nella cuffia ben costruita non devono mai mancare, bisognerà soffermarsi sulle caratteristiche tecniche e prestazionali.

Il range di frequenza non deve mai essere meno ampio dei 20Hz /20mila Hz mentre l'impedenza ideale va dai 24 ohm ai 32 ohm.
La potenza invece parte da 90 db a 105 db. Questa buona capacità di potenza naturalmente non servirà al fine di ascoltare la musica ad alto volume, ma ad avere un suono pulito, esente da distorsioni, ai volumi normali 
( medio-bassi ).
Per quanto riguarda i materiali fate attenzione alla cura impiegata per realizzare l'archetto, i punti di snodo, e il rivestimento dei padiglioni. Decisamente più duraturi quelli in pelle morbida, mentre sono sconsigliabili quelle in gomma piuma. Tenete presente che la gomma piuma utilizzata per le cuffie si sbriciola dopo 5 anni, mentre i padiglioni in pelle hanno una durata pressoché illimitata nel tempo se si avrà cura nella conservazione.
I padiglioni in pelle inoltre permettono un buon distanziamento tra trasduttore e condotto uditivo senza minare il buon isolamento acustico con l'esterno.
 Un buon padiglione costruito con cura lascerà passare una certa quantità d'aria per evitare il sudore eccessivo e un isolamento con l'esterno troppo marcato. Preferite i padiglioni che hanno la pelle arricciata a quelli invece con la pelle uniforme.
In genere quelle con la pelle troppo uniforme isolano troppo e fanno sudare.

Per avere un buon prodotto non bisognerà spendere per forza cifre da capogiro. In commercio esistono marche e prodotti validissimi a qualità/prezzo.

Ne abbiamo testate alcune per individuare le migliori sotto il profilo qualità/prezzo.



Le Panasonic Djs200 sono veramente di qualità in rapporto al prezzo che non raggiunge la ventina di euro. Sono facilmente ripiegabili e trasportabili e hanno una buona potenza. 24 ohm e un range di frequenza molto ampio, bassi corposi e privi di distorsioni.



Il confort di ascolto è eccellente, sono leggere e dopo ore di ascolto sembra quasi di non averle.
La Panasonic fa cuffie anche migliori di questa  : salendo di prezzo, passando alla trentina o alla sessantina di euro, si trovano le cuffie a padiglione avvolgente con impedenza 32 ohm e più marcata sensibilità. I bassi sono ancora più profondi e curati.



Qui sopra le RP DJ600E-K

Anche le Sennheiser è un ottima casa produttrice di cuffie a padiglione. Abbiamo provado le DJ HD205. Ci è piaciuta molto la valida risposta in frequenza, il cavo lungo tre metri e comodamente collegato alla cuffia solo ad un padiglione per evitare intralci. In dotazione c'è perfino una sacchetta in pelle richiudibile per il trasporto.



Non ci aspettavamo la incredibile qualità sonora delle Philips SHP2500 studiate per l'ascolto della TV e per questo dotate di un cavo lungo sei metri e del dispositivo per alzare o abbassare il volume presente sul cavo.
Queste cuffie vanno benissimo anche per ascoltare la musica del proprio impianto hi fi.
I bassi sono profondi e mai fastidiosi grazie alla eccellente risposta in frequenza. Siamo di fronte ad un prodotto dal costo non eccessivo, ma di qualità superiore. Quando la Philips le mise sul mercato qualche anno fa erano  piuttosto costose, attualmente si trovano a una ventina di euro.
Se preferite il magnete degli altoparlanti in neodimio rivolgetevi ad altri prodotti, qui li troverete in ferrite senza comunque rimanere delusi dalle prestazioni. 
Questo perché la Philips non ha risparmiato in termini di dimensioni e di peso equiparando i magneti in neodimio di dimensioni più piccole utilizzati per rendere più leggere le cuffie che ne sono dotate.
Insomma la buona tenuta di un magnete non passa certamente dal materiale ma della corretta dimensione utilizzata a partire dal materiale utilizzato.
Questa differenza dunque tra ferrite e neodimio potrebbe quindi annullarsi nel caso chi costruisce altoparlanti adotta i criteri giusti per non incorrere nelle problematiche di stress e di temperatura specifiche che i materiali possono sopportare.
Non ci resta che abbandonare le cuffie "economiche", ma comunque valide, per  
affrontare il tema delle cuffie di un certo spessore.



E' il caso delle Pioneer HDJ 2000 il cui prezzo è nettamente superiore ai prodotti già visti. Siamo ormai sulle 250 euro, ma si vedono tutte. Il driver di dimensioni generose, ossia 50 mm, è studiato per restituire anche le più piccole sfumature di un brano musicale con la massima nitidezza sonora.
Tutto questo è reso possibile dai magneti ad alta densità, con benefici effetti sulle basse e sulle alte frequenze di ascolto.
L'imbottitura dei padiglioni è stata studiata per rendere il massimo comfort negli usi prolungati.
Il range di frequenza è ampissimo : 5-30.000 Hz
In dotazione la sacca per il trasporto.


Forse qualcuno non lo sa, ma la Denon, oltre a produrre componenti Hi Fi è anche produttrice di ottime cuffie a padiglione come le AH-D5000.

Il prezzo come anche la qualità costruttiva è da primato. Seicento euro per avere una vertiginosa qualità d'ascolto. Il rivestimento dei padiglioni è in vero legno di mogano, materiale che garantisce un eccellente risonanza acustica.
Questa cuffia ci ha lasciato il segno nel cuore e nei timpani soprattutto per la vividezza, il candore e il calore della voce femminile. Sembrava quasi di avere di fronte la cantante. Ella Fitzgerald era con noi nella sala d'ascolto e non lo sapevamo ! Provare per credere !



lunedì 8 aprile 2013

MINI HI FI : alta fedeltà in poco spazio

Chi ha problemi di spazio, ma desidera comunque un impianto capace di restituire l'alta fedeltà del suono si troverà a dover accettare logicamente i compromessi del caso. Non si potrà certo pretendere di avere la stessa potenza dei componenti hi fi normali, ma è pur vero che di solito un hi fi composto da mini componenti non lo si compra per posizionarlo in un grande salone. Di solito chi compra questi coordinati lo fa per alloggiarli in stanze di medie dimensioni, dove quindi assolveranno egregiamente alla loro funzione.
Noi di hi fi passion ne abbiamo testati alcuni incominciando dai più commerciali.



Il sony MHC EX600, dal prezzo decisamente abbordabile, ci è risultato potente quanto basta per ascoltare qualsiasi tipo di musica. Non conosce distorsione e restituisce un suono chiaro e pulito. Non vi aspettate una potenza mostruosa, questo mini hi fi non è fatto per far tremare i muri della vostra stanza. Tuttavia chi cerca un sistema capace di restituire tutte le frequenze, anche quelle basse più profonde e prive di distorsione, rimarrà certamente soddisfatto.

Chi vuole più potenza dovrà salire di una classe con l'MHC EX700. Anche se è accreditato di ben 400 watt RMS, in realtà il nostro test ne ha misurati molti meno. Decisamente più potente dell'EX600, anche qui abbiamo constatato assenza di distorsioni significative sia alle basse sia alle alte frequenze. 

Non dovete aspettarvi certo la pulizia di tweeter al titanio, tuttavia questo Sony non sfigura troppo e l'amplificazione è raffreddata bene per resistere agli smanettoni. Il grande diametro dei woofer appagherà chi ama la musica che pompa.


Siamo rimasti assolutamente stupefatti dal suono pulito e potente dei mini hi fi samsung della serie MM. Qui sopra l'MM D330. Non fatevi ingannare dalle dimensioni compatte, ne dai suoi strani altoparlanti. Questo mini suona come un hi end. Bassi profondi senza distorsioni, alti limpidi e precisi.
Il suono cristallino tanto pubblicizzato dalla samsung è reale, non è una bugia.
Sul sito questa purezza ottenuta, è spiegata nell'utilizzo di un processore che elimina qualsiasi disturbo rilevando ogni cambiamento del segnale. Insomma questo hi fi ha un amplificatore capace di modularsi istantaneamente da solo e di ripulire il segnale dalle distorsioni.

Ci hanno deluso invece le prestazioni dello Yamaha MCR 332. I nostri test d'ascolto hanno rivelato un amplificazione poco potente e, la distorsione precoce dei bassi dei diffusori, ci hanno sorpreso negativamente per un sistema che come fascia di prezzo non è certo appartenente alla categoria economica. Non sappiamo se cambiando i diffusori le cose migliorerebbero, certamente quelli in dotazione non sono fatti per poter restituire bassi puliti.

Eppure il design nel complesso è abbastanza piacevole e hi tech, uno dei casi dove l'apparenza inganna.
Da una marca nota nella sua produzione di componenti hi fi professionali non ce lo aspettavamo.


I componenti mini serie reference della TEAC mostrano la cura per la qualità del suono già nell'amplificatore Al 501 DA. Disponibile sia satinato nero che grigio è fatto per ascoltare al meglio le fonti digitali. Riproduce ottimamente sia la musica liquida, sia quella in cd grazie ai suoi convertitori da 24 e da 32 bit. L'amplificatore lavora a 4 ohm per 90 watt RMS per canale ed è provvisto di trasformatore toroidale per ridurre al minimo le fonti di disturbo.
Certo questo oggettino non vi costerà poco, ma se volete un impianto "grande" in poco spazio, rimarrete soddisfatti.
Abbiamo testato infine anche i TEAC mini hi fi entry level il cui suono è comunque di qualità. 
Non ci sono piaciuti troppo gli alti e la distorsione dei bassi, problema che poteva ricevere più attenzione da parte dei progettisti. Tuttavia si tratta di valori accettabili da un sistema di questa fascia di prezzo. Basterà non esagerare con i volumi e saper regolare sapientemente il comando del treble e del bass.
 In una seconda battuta siamo riusciti ad ottenere il massimo anche da questo impianto TEAC, collegando un sub woofer all'uscita sub, abbiamo risolto il problema della distorsione dei bassi.
Mettendo poi in posizione flat i comandi ( solo digitali ) treble e bass siamo riusciti a ottenere una riproduzione pulita e piacevole.






Non sapevamo poi che il CR H700 della TEAC può accogliere anche un giradischi grazie all'entrata phono. Ne abbiamo approfittato e non siamo affatto rimasti delusi.
Nel complesso è un ottimo compatto "tutto in uno"con amplificazione a 6 ohm e 40 watt RMS per canale. Distorsione armonica 0,5.
La distorsione non avviene prima dei 3/4 della manopola, e ciò è perfettamente in linea con la normalità. Anche perché non si deve mai andare oltre tale limite per cercare inutilmente maggior potenza. 
Come abbiamo già enunciato, gli amplificatori sono fatti per dare la massima potenza o a metà o a tre quarti, dopo si rischia di bruciarli.
Questo compatto, come tutti gli impianti hi fi di potenza moderata, darà il meglio di sé, se si terranno presenti le buone regole di utilizzo. Mai eccedere con i volumi e prediligere la ricerca della chiarezza del suono.



mercoledì 3 aprile 2013

COME TRADURRE LE FONTI ANALOGICHE IN FORMATO DIGITALE

Coloro che non dispongono di un computer non devono disperare. Esistono in commercio alcuni lettori in grado di tradurre in file e quindi in digitale nastri e vinili.


Il piatto Karma GR108 è un piatto validissimo sia per ascoltare al meglio qualsiasi vinile, sia per tradurre i propri dischi in formato mp3 o waw. Incorpora infatti un lettore mp3 in grado di registrare da vinile o leggere da scherda SD o da chiavetta usb. Il braccetto del piatto è a ritorno automatico premendo il tasto eject. Il display retroilluminato fornisce tutte le informazioni necessarie alla lettura o alla registrazione. Legge anche i 78 giri, ha una presa frontale per cuffia ( cosa rarissima nei piatti ). Il prezzo di vendita non è mai eccessivo nonostante sia un buon prodotto.




Se invece la vostra esigenza è quella di convertire i vostri numerosissimi nastri prima che il tempo li smagnetizzi o li deteriori per sempre, ecco una validissima doppia piastra della ION, con presa usb che ne permette il collegamento ad un pc. Insieme alla piastra troverete un cd da inserire nel vostro computer per installare il software che permetterà appunto la conversione dei nastri in formato mp3 o waw.
Il software è valido sia per windows xp, vista ( 32/64 bit) e windows 7 ( 32/64 bit ). Applicabile anche ai pc apple.


L'alternativa a questa piastra, salendo di prezzo è la seguente :




Il lettore Teac AD 800 permette di registrare sia su usb, sia direttamente su cd recordable con una qualità eccezionale. La piastra di lettura dei nastri è unica ma di altissima qualità, provvista di autoreverse e gestita da comandi elettronici anzichè meccanici. Questa piastra inoltre può registrare ma anche leggere file mp3. 



La teac comunque produce anche la doppia piastra tuttavia priva della possibilità di conversione. 

La teac W890R è dedicata a tutti coloro che sono ancora affezionati al nastro o ne possiedono tanti. Certo oggi i nastri vergini su cui registrare sono più difficili da trovare in commercio, ma si trovano. Esistono solo i pacchetti da 10  soltanto nella versione di 90 minuti e position normal. 
Mi chiederete se ha senso registrare ancora su nastro. La risposta è si se si ama il calore della fonte analogica, ma questo discorso è valido solamente sella registrazione avviene da vinile e non da cd.
Ovviamente una buona registrazione su nastro dipende sulla vostra capacità di individuare il picco tramite la manopola "rec level" Picco che non deve mai superare il numero "0" se non si vuole incorrere nelle distorsioni delle alte e delle basse frequenze.

Altre marche come Sony e Onkio hanno smesso da poco di produrre le piastre di lettura per i nastri. 

martedì 19 marzo 2013

IL LETTORE CD : le caratteristiche che lo rendono hi fi

Un buon lettore cd per essere tale deve essere curato nella sezione di conversione digitale analogica : almeno 24 bit. Questo fattore rappresenta la base per ottenere una buona riproduzione musicale. Ma altri fattori non sono da trascurare. La cura del cassetto caricatore, la rigidità dello chassis, il buon isolamento dell'apparecchio tramite piedini a nido d'ape. Come per tutti i componenti hi fi, anche qui l'alimentazione deve essere ottimale e interferire il meno possibile don il segnale. I migliori lettori sono quelli ovviamente che hanno un trasformatore toroidale, ma qui si sale molto di prezzo. In realtà anche i lettori qualità prezzo offrono una sezione di alimentazione separata e ciò contribuisce a eliminare eventuali fonti di disturbo.



Qui sopra un lettore advance acoustic entry level mostra la configurazione più economica, ma comunque di qualità.



Ecco cosa avviene in un cd hi end della stessa marca, ma di fascia alta. Trasformatore toroidale, sezione del segnale di uscita valvolare, e particolare cura della sezione di lettura, questa volta isolata con uno chassis ed un coperchio che nella foto qui sotto vediamo tolto.



Con questo isolamento dalla sezione di alimentazione e da quella dei finali di uscita, si elimina ogni interferenza.
Questa cura non sta certo a significare che chi sceglie prodotti di fascia più bassa si trova a comprare lettori che non sono validi o duraturi nel tempo.
Nel prodotto di fascia alta l'isolamento ha ragione di essere curato meglio in quanto l'alimentazione e la sezione finale sono più complesse e quindi rischiano di interferire maggiormente rispetto ad una circuitazione più semplice.
Con ciò è ovvio dedurre che la configurazione qualità prezzo interferisce molto meno e non ha bisogno delle accortezze necessarie ad una configurazione più complessa. Il risultato quindi sarà dunque in entrambi i casi di qualità, sebbene nel caso del lettore di fascia alta, naturalmente si ha il superlativo.
Non ha senso abbinare un lettore super con un amplificatore che non abbia lo stesso livello qualitativo. Se avete quindi un amplificazione nella media optate pure per i lettori di fascia media.
Un buon lettore cd da noi provato è il Marantz cd5004, il quale ha la possibilità dell'uscita ottica qualora l'amplificatore possa accoglierla.
Ma anche con il cavo RCA questo lettore non delude. Il modo migliore di sfruttarlo è acquistarlo con l'amplificatore della marantz PM5004 per il quale è stato concepito.

Se invece non vi trovate nella necessità di partire da zero potete comunque abbinarlo al vostro ampli.
Risparmiare ancora di più è possibile ?
Se l'uscita cuffia per voi non è indispensabile ci sono due lettori cd che non sfigureranno nel vostro impianto.
L'areon DA05 è costruito con eccezionale cura e con l'utilizzo di materiali di alta qualità. Invece della solita presa cuffia dispone di un altoparlante full range di 5 watt rms di potenza che ne rende possibile l'ascolto in mono anche senza collegarlo ad un amplificatore. Quello che vedete alla destra del lettore è un vu meter analogico che misura il segnale di uscita.
E' decisamente bello nel design e trasmette subito una sensazione di qualità.
Ma anche il Cambridge audio Topaz CD05 è un ottima scelta. Particolarmente curata è la sezione di conversione digitale-analogica, tutto è votato all'insegna della semplicità. 
Nonostante si trovi a prezzi davvero competitivi, questo lettore non delude chi ha bisogno di un cd qualità prezzo.

E i vecchi lettori cd sono ancora validi o sono superati ?
Niente affatto, chi già possiede un lettore degli anni '80 deve tener presente che molti montano componenti utilizzati ancora oggi. Avrà certo a che fare con i problemi di manutenzione che un lettore vecchiotto potrebbe comportare.
Dopo 15 anni,  la vita media cioè della durata di un laser,si avrà sicuramente bisogno di sostituire l'intero gruppo ottico.

Un lettore cd di quindici anni fa suonerà sempre meglio di chi fa la scelta poco azzeccata di abbinare al proprio impianto un comune lettore dvd.
Questo non significa che non esistono lettori dvd di qualità hi fi, ma non aspettatevi di comprarli a basso prezzo.

Per intenderci questo dvd yamaha S2700 dispone di quattro convertitori top class 192kHz/24 bit e una componentistica studiata per ottenere la massima naturalezza del suono. E' stato studiato anche per eliminare qualsiasi interferenza.
In questo caso scegliere di abbinare al proprio impianto hi fi un lettore dvd invece che il cd trova il suo senso.
Anche qui abbiamo tutte le fasce di prezzo, ma per essere un prodotto hi fi deve almeno superare certi standard qualitativi già ricordati.
Non mancano i lettori dvd hi end che superano il migliaio di euro e consentono di avere un lettore che assolva egregiamente sia alla qualità audio che a quella video.